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Premi d’Arte, ne vale la pena?

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Ci sono un infinità di “Premi d’Arte” nel mondo dell’arte moderna di cui la maggior parte sono a pagamento, cioè bisogna versare una quota che varia da premio a premio per poter partecipare. Ogni anno spuntano nuovi cosiddetti “Premi” che in teoria dovrebbero dare grosse opportunità agli artisti più meritevoli e talentuosi, ma chi decide chi è meritevole e talentuoso rispetto agli altri? Lo stabilisce di solito una giuria di cosiddetti “esperti” tra cui curatori, critici, direttori di gallerie o musei, scrittori, giornalisti, figli d’arte ecc.  In queste giurie ho notato, non c’è quasi mai un artista che sia pittore, scultore, disegnatore niente di niente! Vi sembra corretto? I critici d’arte o gli storici conoscono sicuramente l’arte e la sua storia, ma solo “in teoria”, non hanno la più pallida idea di cosa significhi creare qualcosa con le proprie mani, disegnare, dipingere, modellare, scolpire i propri pensieri. Non sanno quanta fatica e quanto lavoro c’è dietro ogni opera e allora perché  dovremmo essere giudicati da qualcuno che non sa creare un bel niente? Costoro sono “tutto teoria e niente pratica”, non sanno cosa significa sporcarsi le mani, mettere tutto se stessi in un opera, investire tempo e denaro su se stessi!

Non è certamente semplice selezionare i finalisti di “codesti premi” anche perché si iscrivono in tantissimi, centinaia talvolta anche migliaia! Non so su che cosa si basa il loro metodo di selezione: presumo qualità, composizione, messaggio dell’opera, tema scelto (meglio se d’attualità) innovazione, ma a volte si vedono arrivare in finale e addirittura vincere opere di dubbio valore artistico che non rispecchiano affatto i requisiti sopra elencati. Allora perché vincono e perché vengono scartate opera valide?” A discrezione del giudizio insindacabile della giuria” così si legge, nelle regole di queste gare d’arte, una risposta senza possibilità d’appello! Se volete partecipare queste sono le regole prendere o lasciare! Ne vale davvero la pena spendere soldi per partecipare a queste gare d’arte? Molti artisti che hanno partecipato e vinto in questi Premi lamentano il fatto che la loro carriera non sia affatto cambiata o migliorata in alcun modo, cioè nessun slancio né di carriera né di visibilità che viene promesso prima di partecipare a questi “contest” artistici! Quindi perché partecipare? Per dimostrare di essere migliore di un altro? Per avere un attestato da mostrare ad amici e familiari o che altro? Molti di questi premi soprattutto in Italia hanno ricompense davvero basse talvolta ridicole! Sono davvero pochi i premi d’arte che possono cambiare realmente la carriera di un artista, ma vincerli sarebbe come vincere alla lotteria! Credo che un artista possa essere anche un genio, ma difficilmente la spunterà in questo marasma di ridicolo modernismo tra pittura moderna, installazioni, videomaker, tecniche miste a dir poco azzardate e quant’altro la qualità vera viene sovente messa da parte in favore di improbabili innovazioni che verranno dimenticate più in fretta da quanto non si creda! Anche l’arte  purtroppo è stata assorbita dal consumismo sfrenato della nostra società in cui tutto deve essere novità, tutto deve essere consumato come la moda vuole e rapidamente dimenticato nell’oblio!  

Recentemente ho provato a partecipare a un rinomato premio in Italia in cui la quota di partecipazione era di circa 120 euro, considerando che insieme a me si sono iscritti circa 20 mila persone ho fatto un rapido calcolo sul guadagno di questa associazione ne è venuta fuori una cifra sbalorditiva: 2 milioni e 400 mila euro!!! Volete sapere la quota destinata agli artisti vincitori? La miseria di 10 mila euro da dividere in quattro!! Il resto se lo pigliano loro i sapientoni, i giudici, i direttori, i critici ecc! Non parteciperò mai più a queste meschine gare che tendono solo a dividere gli artisti mettendoli in orribile competizione gli uni contro gli altri, creando divisioni che loro sfruttano abilmente per arricchirsi! 

Sperare di spuntarla in queste patetiche competizioni e sperare che ci cambino la vita sarebbe come sperare di diventare immortali …cioè un utopia! Un artista deve dimostrare di essere tale durante il corso di tutta la sua esistenza, non solo vincendo questi “premi lotteria” che non significano nulla, perché sono solo il frutto di opinioni e gusti personali di un numero ristretto di persone che si arroga il diritto di decidere chi è artista e chi non lo è e non lo sarà mai! Chi sarebbero costoro per decidere il destino di un artista? Da dove gli deriva questa autorità? Ve lo dico io da dove, funziona un pò come per i politici, siamo noi che gli diamo il potere andando a votarli e cosi siamo noi che partecipando a questi inutili e dispendiosi “premi” diamo il potere di decidere della nostra carriera a queste persone che non hanno a cuore l’arte, ma bensì il denaro! Picasso è diventato famoso e ricco, oltre che per il suo sbalorditivo talento naturale, non per aver partecipato a premi e concorsi, ma per essersi abilmente autopromosso e per aver avuto la fortuna di trovare onesti mercanti d’arte che gli hanno aperto le porte del successo! Erano altri tempi è vero, sicuramente al giorno d’oggi è diverso ,ma confido ancora che vi siano persone oneste ed in gamba, veri amanti dell’arte e non solo dei soldi! 

Considerando il fatto che un pittore non riceve nessun aiuto dallo Stato, al contrario degli artigiani che ricevono parecchi finanziamenti, e che chiunque dipinga deve far fronte a parecchie spese  quali comparsi colori, tele, pennelli, vari medium, vernici, diluenti, cornici senza contare l’ideazione delle opere, il lavoro che c’è dietro, sarebbe meglio risparmiare i soldi per autopromuoversi evitando di regalarli a queste persone che organizzano inutili premi dannosi per l’arte e gli artisti, ma assai profittevoli per le loro tasche! 


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