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Colori a guazzo: cosa sono e come iniziare

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Avete mai sentito parlare di guazzo o meglio tempera guazzo? No? Bene allora siete nel posto giusto perché sto per parlarvi di questa antica tecnica pittorica chiamata anche “tempera magra”. Nota anche col nome di “gouache” dal francese, questa tecnica pittorica è piuttosto antica risale infatti al Trecento dove veniva adoperata soprattutto per le miniature perché riusciva in modo fantastico a far risaltare l’ oro presente nelle illustrazioni. Nel corso dei secoli è stata  utilizzata soprattutto per dipingere i bozzetti preparatori che servivano per grandi dipinti ad olio, poi in seguito, soprattutto a partire dall’ Ottocento, è stata impiegata  nei cartelloni pubblicitari e nelle scenografie teatrali. Il guazzo è un tipo di pittura sicuramente non facile e non per tutti e adesso vedremo perché. 

La pittura guazzo è un tipo di pigmento che viene composto con una miscela di biacca( o gesso) e della gomma di solito arabica (anche se talvolta viene usata adragante o gomma di origine animale).

Come dicevamo dipingere a guazzo non è semplice, ma questo può essere uno stimolo per artisti a cui piace sperimentare tecniche nuove. Cosa rende difficile dipingere col guazzo? Beh, per prima cosa i dipinti a guazzo asciugano rapidamente e non possono essere ritoccati come avviene per esempio in quelli a olio, poi non si possono usare strati troppo spessi di colore in quanto si formerebbero delle micro fessure che farebbero screpolare anzitempo il dipinto togliendole bellezza ed uniformità. Ci sarebbe un medium chiamato acquapasto che potrebbe ridurre il rischio screpolature sui dipinti a guazzo, ma ha la controindicazione che riduce ulteriormente i tempi di asciugatura quindi sarebbe bene usarlo con prudenza senza eccedere. Credo che già questo basterebbe a scoraggiare i più, ma voi che state leggendo siete degli artisti impavidi perché vi siete addentrati nel mio sito con coraggio quindi non avrete paura di conoscere le altre difficoltà che caratterizzano la pittura a guazzo, vero? Bene allora possiamo proseguire con l’ altro notevole problema da tenere in mente quando si dipinge a guazzo, che sarebbe l’eccessivo calo di tono dei colori quando si asciugano; noterete sicuramente che la pittura si schiarisce parecchio rispetto al colore fresco e quindi tutto ciò rende oltremodo difficile trovare la tonalità giusta. Tutto questo fa della pittura a guazzo una tecnica difficile per i principianti e adatta quasi esclusivamente a mani esperte e rapide ma voi ,oh temerari, non vi scoraggerete per cosi poco, non è vero? Anche perché sto per parlarvi degli aspetti  positivi che caratterizzano le tempere a guazzo, che credevate che ci fossero solo “contro”? Ci sono anche i “pro” tranquilli. I dipinti a guazzo una volta asciutti, sono estremamente luminosi tanto che ad una certa distanza possono essere scambiati per dipinti ad olio per via del loro aspetto perlaceo dovuto alla biacca e gomma arabica. I colori a guazzo sono perfetti per le tecniche miste si possono infatti usare con gli acquerelli, con i pastelli secchi, con gli inchiostri colorati,con gli acrilici, ma anche con i pastelli ad olio sbizzarritevi a creare dipinti a tecnica mista, sono senza dubbio i più divertenti! Si possono stendere su qualsiasi supporto come carta, cartone, cartoncino, tela, legno, compensato, masonite, ma badate di preparare il fondo con gesso per consentire  un migliore assorbimento del pigmento e una ottimale durata nel tempo del dipinto. 

I colori a guazzo si possono diluire con della semplice acqua, ma si possono sperimentare altri metodi che sarebbero i seguenti:   

-Se usate solo acqua, ad opera finita si può nebulizzare della gomma arabica sul dipinto per renderlo più vivido

-Oppure potete aggiungere all’ acqua 10% di gomma arabica e piccola parte di polvere di zucchero

-Terza e ultima possibilità, potete mescolare i colori prima con la gomma arabica e poi in seguito diluiti con l’ acqua 

Per finire, la tavolozza dei colori è sempre meglio che sia il più semplice possibile; io vi consiglierei la seguente:

I tre colori primari (Giallo, Magenta, Blu Ciano) Terra di Siena Bruciata,Ocra Gialla,Blu Oltremare,Blu Cobalto,Vermiglione,Giallo di Napoli,Terra d’Ombra Bruciata più Bianco Titanio da usare con parsimonia per via della biacca già presente nel composto del guazzo.

Per quanto riguarda i pennelli, potete usare tranquillamente quelli che usate per l’ olio o l’acrilico. Allora cari artisti o aspiranti tali, la tempera guazzo vi sfida ad usarla, accetterete la sfida o vi tirerete indietro? A voi l’ ultima parola, io spero solo che questo articolo possa essere stato utile e che vi possa ispirare a dipingere col “gouache”,per ora vi auguro come sempre buona pittura e al prossimo articolo!

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