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Arte Assira: guerra e ferocia!

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Gli Assiri sono stati un popolo divenuto tristemente famoso per la loro ferocia e spietatezza. Tutto quello che conquistavano lo saccheggiavano e distruggevano senza alcuna pietà uccidendo donne, vecchi e bambini senza rimorso alcuno! Tutto questo però accadeva nel corso del cosiddetto “Nuovo Impero” in quanto nei primi due periodi storici che hanno caratterizzato la storia di questo antico popolo, ovvero il Periodo Paleoassiro o Antico Impero(1950 a.C.-1365) e il Periodo Medioassiro o Medio Impero(1365 a.C.-932 a.C.) l’impero assiro non era ancora la potenza spietata che riuscì persino a sottomettere parte dell’Egitto! Sfortunatamente non ci è pervenuto granché dell’arte dei primi due periodi storici di questo popolo, a parte sporadici frammenti e le raffigurazioni nei sigilli dai quali gli storici hanno potuto ricostruire la storia e l’arte dei primi periodi. La fama di spietati e feroci conquistatori si consolidò solo sotto il regno del  famoso Assurnasirpal II il quale fu considerato il  sovrano più crudele e spietato della storia assira. Sono numerose le opere d’arte come statue o bassorilievi che rappresentano nel dettaglio le terribili torture che venivano imposte ai popoli che non si piegavano all’egemonia assira! Da qui nasce l’idea che ‘l’arte assira abbia prodotto solo opere artistiche crudeli, ma ovviamente non è così dal momento che l’impero assiro non è sempre stato così potente e spietato e anche perché l’arte di questo popolo seguiva come sempre l’influenza dei vari sovrani che si sono succeduti nel corso della sua storia. Nel corso del tempo l’impero assiro attraversò momenti di gloria e potenza soprattutto nel “Nuovo Impero”, ma anche di decadenza e disgregazione. L’apogeo dell’impero assiro si ebbe, come detto, durante il  periodo Neo-assiro durante il quale il sovrano Assurnasirpal II cambiò la storica capitale Assur, che diede il nome al popolo assiro, nominando la città di Nimrud nuova capitale dell’impero. Ma davvero l’ arte assira parla solo di torture, guerra e dominio? Naturalmente no, come le civiltà che la precedettero anche l’arte assira è caratterizzata da rappresentazioni di divinità, da bassorilievi che glorificavano i vari sovrani e le loro vittoriose battaglie contro i popoli che sottomettevano, ma non mancano neppure grandi ziggurat ed edifici religiosi e regali il più famoso dei quali è quello di Sargon II. Questi grandi palazzi venivano costruiti secondo la tradizione mesopotamica, ovvero con l’utilizzo del mattone crudo e con l’ausilio di pietre per le fondamenta, porte e terrazze. Questi grandi palazzi erano composti da un gran numero di stanze divise: le stanze ufficiali erano costruite attorno ad un grande cortile centrale mentre gli ambienti privati potevano essere raggiunti tramite dei cortili interni. 

In generale si può affermare che sia le sculture che rilievi avevano come fine ultimo quello di celebrare il potere del sovrano con abili rappresentazioni di propaganda. Sovente l’imperatore era raffigurato privo di espressioni con lo scopo di essere più vicino a una divinità che a un essere umano, tanto che talvolta il sovrano era raffigurato mentre presiedeva riti religiosi assieme alle divinità. Tutta l’arte assira è intrisa di violenza e crudo realismo anche quando il re veniva rappresentato durante i suoi passatempi come per esempio le scene di caccia.

L’apice della scultura assira si ha durante il regno di Assurnasirpal II ed è rappresentato da una pregevole statua a tutto tondo che rappresenta appunto il crudele sovrano e che oggi è conservata al British Museum di Londra. L’arte assira è stata in grande parte influenzata da Babilonia che fu distrutta totalmente dal sovrano assiro Sennacherib (689 a.C.) il quale si fregiava del titolo di “Signore delle Quattro Parti del Mondo“. Un esempio dell’influenza di Babilonia sull’arte assira è rappresentato dalle statue di tori alati con volto umano chiamati lamassu che dovevano proteggere l’ingresso della corte del re come anche gli shedu che avevano pure una funzione apotropaica in quanto dovevano scacciare gli spiriti maligni.

Statua di Assurnasirpal II

I palazzi e templi del periodo Neo-assiro erano decorati non solo da enormi statue in pietra che spesso rappresentavano tori e leoni, ma anche da statue di metallo di rame e bronzo, nonché da grandi colonne. 

Numerosi sono i ritrovamenti di rilievi che provengono dal Nuovo Regno mentre purtroppo sono assai scarsi i reperti dell’Antico e Medio Regno. Anche in questi rilievi i temi maggiormente trattati sono le campagne militari, le vittorie del sovrano sui nemici come anche, la caccia al leone. Queste opere avevano non solo la funzione di glorificare la potenza e la divinità del sovrano da tramandare ai posteri, ma anche di infondere soggezione agli ambasciatori stranieri in visita a corte. In origine i bassorilievi dei palazzi erano dipinti, come testimoniano i rari reperti ritrovati e alcune fonti storiche. Sono stati ritrovati reperti di questi dipinti sia in epoca medio assira che neo assira, ma il ciclo pittorico maggiore e più importante è stato rinvenuto nel palazzo di Til-Barsip, datato XIII e XII secolo a.C. Purtroppo buona parte del ciclo originale di dipinto è andato perduto a causa del tempo che niente risparmia, e che ha sbiadito e degradato queste preziose opere d’arte infatti le conosciamo grazie a delle copie realizzate al momento del completamento degli scavi archeologici nel 1930.

Conclusioni

Come tutti gli imperi anche quello assiro cadde in rovina e fu presto spartito tra Medi e Caldei. La fine dell’impero assiro fu assai repentina come testimoniano le fonti; si passò infatti dal periodo di massimo splendore civile ed artistico, con il regno di Assurbanipal che i Greci chiamavano“Sardanapalo” e che finì con la sua morte nel 627 a.C., alla conquista della nuova capitale del regno Ninive, che nel 612 a.C. venne distrutta dai Persiani. La fine definitiva dell’impero assiro avvenne nel 609 a.C. appena 18 anni dopo il prospero regno dell’ultimo grande sovrano assiro, ovvero Assurbanipal! In realtà questo può essere spiegato dal fatto che l’impero assiro non fu mai omogeneo ed unito in quanto era stato costruito e tenuto in piedi dal cieco terrore nei confronti del vincitore a cui ci si doveva sottomettere senza fiatare; questo però fu come un boomerang per l ‘impero in quanto le popolazioni sottomesse erano sempre pronte a ribellarsi e a creare disordini indebolendo un regno che si era scritto già il proprio destino. La difficile eredità degli Assiri fu raccolta da Lidi e Frigi che conquistarono l’Anatolia ed inventarono la moneta, ma questa è un altra storia.

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