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Olio di Lino

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L’olio di lino è senza dubbio l’olio più usato e famoso nella pittura a olio. Viene ottenuto dalla spremitura dei semi di lino essiccati o tostati. Il lino comune è una pianta della famiglia delle Linacee la quale fu una delle prime colture domesticate dall’uomo. Come dicevo l’olio di lino è stato ed è ancora oggi uno degli oli più usati in pittura sia come legante nella produzione di colori sia come medium essicante. In realtà l’olio di lino viene impiegato anche per il trattamento del legno e come legante per vernici ma in questo caso si tratta di olio di lino cotto. Dobbiamo infatti distinguere due fondamentali tipi di olio di lino: quello crudo e appunto quello cotto! Ora vedremo le principali differenze tra questi due tipi di oli.

OLIO DI LINO CRUDO

Olio di lino crudo è ottenuto dalla semplice spremitura dei semi di lino e in seguito chiarificato e purificato con procedimenti naturali. Le sue caratteristiche principali sono: bassa vischiosità, ottima capacità di penetrazione, buona trasparenza e limpidezza nonché equilibrato potere siccativo. Inoltre si contraddistingue per un colore giallo chiaro.

OLIO DI LINO COTTO

L’olio di lino cotto è ottenuto dal riscaldamento dell’olio di lino crudo il quale sottoposto a una certa temperatura polimerizza e si ossida. In questo modo diventa più vischioso e essicca più velocemente. Oltre a questo il colore diventa di un giallo più scuro ed intenso. Le sue caratteristiche principali sono: alta vischiosità, ottima capacità di penetrazione, buon potere siccativo, discreta trasparenza e bassa limpidezza.

L’OLIO DI LINO IN PITTURA

Premesso che l’olio di lino viene impiegato per diversi scopi come la finitura del legno e come legante per vernici noi ci occuperemo solo del suo utilizzo in pittura. Iniziamo a precisare che in passato l’olio di lino non era largamente usato come legante per colori e nemmeno come essicante in quanto veniva spesso e volentieri sostituito da altri tipi di oli come quelli di noce e papavero. Infatti era molto difficile e dispendioso ottenere un olio di lino trasparente ed adatto alla pittura ad olio. Si tentava di schiarirlo e di ottenere una discreta polimerizzazione esponendolo per un certo lasso di tempo alla luce solare ma questo era un processo piuttosto lento e non perfettamente efficacie. In seguito con il perfezionamento dei processi di raffinazione chimica, l’olio di lino è diventato quasi insostituibile nella produzione dei colori a olio! Infatti la maggior parte dei colori a olio vengono preparati e macinati con l’olio di lino crudo tranne i colori chiari e i bianchi in quanto l’olio di lino ha sempre una tendenza più o meno marcata ad ingiallire. Perché l’olio di lino è così utilizzato nella pittura a olio? Beh le sue caratteristiche lo rendono perfetto per diversi motivi il più importante dei quali è quello di rendere il film pittorico super resistente! Proprio così, questo tipo di olio rende i dipinti più durevoli e resistenti nel tempo rispetto agli altri tipi di olio ed è per questo che viene usato come legante per la produzione dei colori a olio. Oltre questo rende il colore più scorrevole ed aumenta i tempi di essicazione permettendo così un avere più tempo per “modellare” la pittura sul supporto! Inoltre rende il colore più trasparente e meno coprente ma soprattutto ne aumenta la brillantezza e rifrazione della luce! L’unico inconveniente che si presenta nell’uso eccessivo dell’olio di lino è quello della sua tendenza ad ingiallire soprattutto nei colori chiari e nei bianchi ma si può ovviare a tutto ciò semplicemente sostituendolo con oli meno ingiallenti come papavero e cartamo. Si può mischiare con altri tipi di medium come per esempio il liquin.

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